Suicidio assistito, è morto "Mario": farmaco e strumentazione acquistati grazie a una raccolta fondi - la Repubblica

2022-08-13 06:09:11 By : Ms. Angela Li

"Alle 11.05 di oggi è morto 'Mario', la cui identità, rimasta nascosta finora, è Federico Carboni". A dare la notizia è stata l'Associazione Luca Coscioni che ha affiancato nella sua battaglia per il fine vita il 44enne tetraplegico di Senigallia (Ancona), prima persona in Italia a ottenere il suicidio medicalmente assistito. "È il primo italiano ad aver chiesto e ottenuto l'accesso al suicidio medicalmente assistito, reso legale dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 sul caso Cappato-Antoniani", spiega la Coscioni.

Dopo la querelle legale, Carboni, immobile da 12 anni a causa di un incidente stradale, aveva ricevuto la strumentazione e il farmaco per eseguire il suicidio assistito. Era stata l'associazione Coscioni, grazie a una "straordinaria mobilitazione", a raccogliere in poche ore 5mila euro per aiutare "Mario" a reperire la strumentazione.

La vera identità di "Mario" "è stata rivelata dopo la sua morte, come da lui deciso".

 "Grazie a tutti - aveva dichiarato "Mario" - per aver coperto le spese del 'mio' aggeggio, che poi lascerò a disposizione dell'Associazione Luca Coscioni per chi ne avrà bisogno dopo di me. Continuate a sostenere questa lotta per essere liberi di scegliere". Mario aveva poi iniziato il suo ultimo viaggio. Tutta l'operazione in casa è stata filmata dai presenti (Mario Riccio, il medico anestesista di Piergiorgio Welby, Filomena Gallo, Marco Cappato, probabilmente), più i familiari di Mario, per dimostrare che si è trattato effettivamente di un suicidio. Lo strumento utilizzato è una pompa a infusione che Mario ha azionato con un dito, iniettandosi in vena il farmaco mortale. È la prima volta in Italia, finora chi voleva morire con il suicidio assistito doveva andare in Svizzera. Come dj Fabo.

In merito alla necessità della raccolta fondi per la strumentazione necessaria a "Mario" l'Associazione Coscioni spiega:  "In assenza di una legge, lo Stato italiano non si è fatto carico dei costi dell'assistenza al suicidio assistito e dell'erogazione del farmaco, nonostante la tecnica sia consentita dalla Corte Costituzionale con la sentenza Cappato/Dj Fabo".

Per ottenere il diritto a scegliere il proprio fine vita Mario aveva dovuto fare una lunga battaglia giudiziaria contro l'Asur Marche, che alla fine ha dato il via libera il 9 febbraio scorso, con il parere sul farmaco e sulle modalità "di esecuzione".