Viaggio nella terra degli scomparsi: in Puglia quasi 4mila bambini spariti senza lasciare traccia - la Repubblica

2022-04-29 09:06:26 By : Mr. Alan Xing

Sono soprattutto minorenni stranieri gli scomparsi in Puglia. Al 31 dicembre 2020 le persone di cui è stata denunciata la sparizione e che non sono state ritrovate erano complessivamente 4.344, cento in più dell’anno precedente, delle quali 3.574 minorenni (l'82,2%). Sono alcuni dei dati contenuti nella XXIV Relazione annuale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Sono svaniti nel nulla 503 sono cittadini italiani (127 minorenni) e 3.841 stranieri, l'88,4% del totale, (3.447 dei quali minorenni).

Dal report emerge inoltre che in 46 anni, dal 1974 al 2020, in Puglia è stata denunciata la scomparsa di 16.131 persone (9.643 italiani e 6.488 stranieri), più della metà minorenni (8.383), uno su quattro mai più ritrovato. Questi dati pongono la regione al sesto in Italia con il 6,24% delle denunce relative a persone scomparse.

"I dati indicati nella relazione vanno analizzati con grande rigore, - spiega l'avvocato Antonio La Scala, ex presidente nazionale e attualmente delegato pugliese di Penelope Italia, l'associazione che si occupa di persone scomparse - in quanto più dell'80% delle persone riportate come scomparse sono stranieri transitati per breve tempo nel nostro territorio, soprattutto nei centri di accoglienza, e che poi spontaneamente si sono allontanati senza lasciare traccia, nel 90% dei casi per ricongiungersi con i propri familiari in altri Paesi europei. Ciò non toglie che anche alcuni di loro possano in effetti essere scomparsi per fatti addebitabili a responsabilità di terze persone (sottrazione di minori, omicidi, rapimenti, sfruttamento e induzione della prostituzione)".

La relazione 2020 del Viminale studia anche il fenomeno per provincia. Nei 46 anni analizzati è Bari quella con i numeri più rilevanti (6.533 scomparsi, 2.801 dei quali minorenni, il 75% tra i 15 e i 17 anni e 363 anziani) e nel solo periodo 2007-2020 è stata denunciata la scomparsa di 4.172 persone, 746 delle quali non ritrovate. Se il dato sui minori stranieri scomparsi è quello più rilevante, anche gli altri numeri destano preoccupazione. Comprendono allontanamenti volontari, possibili suicidi, ma anche vittime di rapimenti, omicidi o lupara bianca.

E ci sono poi gli anziani, di solito affetti da psicopatologie, alzheimer, parkinson, demenza senile, schizofrenia, come Antonio Loconsole, il pensionato 72enne dei Vigili del fuoco uscito dalla sua casa nel quartiere Poggiofranco di Bari il 4 agosto del 2006 e scomparso nel nulla. Da allora sua figlia Annalisa, attuale presidente di Penelope Puglia, ha dedicato la vita alla causa delle persone scomparse.

Tra queste ci sono anche donne italiane molto probabilmente vittime di femminicidi. Potrebbe essere il caso di Roberta Martucci, la 28enne di Torre San Giovanni, marina di Ugento, scomparsa il 20 agosto 1999 e sulla cui sorte i magistrati di Lecce hanno in piedi un fascicolo che potrebbe dare presto un nome e un volto al presunto responsabile del suo omicidio. L'elenco degli scomparsi pugliesi è lungo e doloroso. Ci sono per esempio i nomi delle due presunte vittime di lupara bianca Alessandro Ciavarella, il 16enne scomparso da Monte Sant'Angelo l'11 gennaio 2009 e Francesco Armiento, il 29enne di Mattinata del quale si è persa ogni traccia il 27 giugno 2016.

Per quanto riguarda i minorenni italiani scomparsi "quelli degli ultimi anni - prosegue La Scala - sono prevalentemente sottrazioni di minori tra coniugi separati (uno dei due di solito di nazionalità estera), ma la maggior parte di quelli inseriti nell'elenco sono scomparsi tra l'inizio degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta, vedasi i casi di Mauro Romano e Vincenzo Monteleone". Sono i cosiddetti "cold cases", i cui fascicoli sono ancora in parte pendenti in diverse Procure della regione a distanza di decenni e alcuni anche ad una svolta. Sulla vicenda di Mauro Romano, il bambino di 6 anni scomparso da Racale il 21 giugno 1977, 44 anni fa, la magistratura salentina ha di recente chiuso le indagini nei confronti del barbiere in pensione Vittorio Romanelli con l'accusa di sequestro di persona.

Quella di Vincenzo Monteleone, invece, è una storia di misteriose sparizioni familiari. Del bambino, 10 anni di Adelfia, si è persa ogni traccia il 5 agosto 1978. Un anziano zio omonimo è poi scomparso trent'anni dopo, nel 2008, poi ritrovato morto. Sulla base dei dati forniti dalle forze di Polizia, in Puglia ci sono inoltre 59 cadaveri mai identificati. Tema che chiama in causa la lunga battaglia dell'associazione Penelope per l'attuazione della legge sulla banca dati sul dna, nella quale dovrebbero confluire, oltre ai profili genetici dei criminali raccolti a partire dal 2019 dalla Polizia penitenziaria, anche quelli dei consanguinei delle persone scomparse, raccolti polizia scientifica e carabinieri del Ris per coloro che ne facessero richiesta. I dati adesso ci sono ma mancano ancora le mura della banca, cioè un sistema centralizzato e unico che li contenga.