Rende, prima festa dell'affido familiare "Tu per me sei importante" - QuiCosenza.it

2022-07-23 02:55:34 By : Ms. Linda Wang

La manifestazione per promuovere la cultura dell’affido familiare e far conoscere le realtà di chi ha fatto l’esperienza di accogliere bambini in condizioni di bisogno e fragilità

RENDE – Sarà l’Auditorium Giovanni Paolo II di Rende ad ospitare, il prossimo 4 giugno alle 18, la prima edizione della Festa del “Tu per me sei importante”, una manifestazione voluta dall’associazione di promozione sociale Metacometa per promuovere la cultura dell’affido familiare e far conoscere le realtà di chi ha fatto l’esperienza di accogliere bambini in condizioni di bisogno e fragilità. Un tema che implica delicatezza, rispetto e un’adeguata preparazione per poter rispondere alle necessità dei minori da parte di coloro che vogliono affrontare questo percorso di condivisione umana e sociale.

Una prima edizione sul territorio calabrese per presentare l’associazione e i suoi compiti e per portare le testimonianze di chi ha già vissuto o sta vivendo questa esperienza, coniugando momenti di intrattenimento e di approfondimento. La manifestazione pomeridiana sarà preceduta, alle ore 11, dall’inaugurazione della mostra fotografica a tema con gli scatti di Antonella Cunsolo, fotografa e psicoterapeuta.

Dalle 18 in poi, la presentazione dell’iniziativa a cura di Antonella Costa, coordinatrice del gruppo Metacometa di Cosenza, alla presenza di Franco Corapi, referente per la Calabria della formazione delle famiglie affidatarie. A seguire le testimonianze di gruppi familiari con pluriennale esperienza nell’accoglienza di minori in affido e la rappresentazione del musical “Anch’io mi chiamo Giovanni“, sulla vita e le opere di san Giovanni Bosco da parte del CGS Life di Biancavilla (Ct), realtà di aggregazione giovanile improntata sul connubio tra arte e fede. Durante l’incontro verrà inoltre presentato l’inno di Metacometa, scritto e musicato da Paolo Scarpino. Le conclusioni dell’intensa giornata saranno affidate a Salvatore Adamo, Presidente di Metacometa APS.

Metacometa APS è una realtà nata in Sicilia nel 1998 con l’obiettivo di dare vita alle cosiddette CFA – Comunità Familiari di Accoglienza, piccole strutture residenziali in seno ad un nucleo familiare per l’accoglienza di 5 o 6 minori, in cui gli operatori assumono funzioni genitoriali e convivono a tempo pieno con i giovani accolti. Negli anni ha ampliato il proprio ambito di intervento e ad oggi è presente su tutto il territorio siciliano, nelle Marche, nel Friuli Venezia-Giulia e in Calabria. Sul territorio calabrese Metacometa ha trovato terreno fertile e in 5 anni più di 40 famiglie sono state accompagnate nel percorso di informazione all’affidamento. Dieci bambini sono stati accolti in famiglie calabresi residenti a Soverato, Davoli, Montepaone, Falerna (Cz), Scalea, Amantea, Luzzi, Cosenza e Rende e a Reggio Calabria. In questi territori, l’associazione, oltre ai corsi di preparazione all’affido per single o coppie, ha attivato percorsi di sostegno alla genitorialità delle famiglie. Dal 2016, inoltre, Metacometa persegue il proprio obiettivo di diffusione della cultura dell’affido attraverso il dialogo costante con le istituzioni territoriali, in particolare con i Tribunali per i Minorenni di Reggio Calabria e Catanzaro.

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A darne notizia le “FEM.IN. Cosentine in lotta” dopo la protesta di questa mattina e l’incontro con la direzione ospedaliera dell’Annunziata

COSENZA – “Da lunedì il servizio di interruzione volontaria di gravidanza verrà ripristinato all’Annunziata di Cosenza, con un solo medico a garantire le prestazioni, contrattualizzato come consulente esterno per la durata di soli 6 mesi”. A darne notizia le attiviste del movimento “FEM.IN. Cosentine in lotta” che questa mattina hanno dato vita da una protesta incatenandosi ai cancelli dell’Annunziata per chiedere il rispristino del servizio dopo che l’unico medico non obiettore si era dimesso.

Dopo ore sotto al sole- hanno spiegato le attiviste – siamo state ricevute dal direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera. Non è abbastanza, ma per il momento sappiamo che chi si rivolgerà all’ospedale per abortire, non troverà porte chiuse in faccia. Continueremo a fare pressioni affinché il servizio non sia più precario e affidato ad un solo medico, perché i diritti vanno garantiti, sempre. Invitiamo tutte le donne che ci hanno contattato in questi giorni a rivolgersi all’unica assistente sociale rimasta in ospedale per effettuare la prenotazione dell’aborto farmacologico o chirurgico e, in caso di problemi, a chiamarci per ricevere supporto di qualsiasi genere. Non c’è nessuna rassicurazione invece rispetto alla scelta di obiezione di coscienza dei medici vincitori di concorso, che dovrebbero prendere servizio appena verrà rivalutato il ricorso relativo al concorso. Infine, ci preme sottolineare come la comunicazione dell’azienda ospedaliera alle cittadine resti ad oggi ancora deficitaria e poco trasparente. La lotta paga e la perseveranza ancora di più: Vogliamo – concludono le attiviste – l’introduzione della pillola abortiva nei consultori, per rendere più semplice l’accesso alle donne e una mappatura dell’obiezione di coscienza tra i ginecologi e le ginecologhe calabresi”.

Il cordoglio del Comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri per la perdita del suo Vicepresidente nazionale, il grande linguista, Professore Luca Serianni

COSENZA – Il Comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri partecipa al grave lutto che accomuna tutta la rete della Dante per la perdita del suo Vicepresidente nazionale, il grande linguista, Professore Luca Serianni, travolto ad Ostia da un auto sulle strisce pedonali. “Una grave perdita per il mondo della cultura” ha sottolineato Maria Cristina Parise Martirano, Presidente Società Dante Alighieri di Cosenza. “Grazie, professore per averci regalato nel 2018, in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo, una indimenticabile lectio su “Echi terreni nel Paradiso di Dante” con la promessa di un ritorno ritardato dalla pandemia ed ora impossibile. Nel 2007 il Comitato di Cosenza aveva ospitato la sua bellissima Mostra sulla lingua italiana ” Dove il sí suona” che era stata inaugurata agli Uffizi di Firenze alla presenza del Presidente della Repubblica. Il suo ricordo – conclude la Presidente Martirano – resterà per sempre nei nostri cuori e ci uniamo al cordoglio unanime di cui si è fatto portavoce sugli organi di stampa il nostro Presidente nazionale, il Prof. Andrea Riccardi”.

La città d’oltre Campagnano pronta a voltare pagina nella gestione dei rifiuti. Ma alle novità annunciate dall’assessore Zicarelli replica duramente la minoranza “ritorno al passato”

RENDE – Per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marcello Manna sarà una vera e propria “rivoluzione”, per la Federazione Riformista, invece, un semplice ritorno al passato. La diatriba si articola attorno al tema sempre scottante dei rifiuti. Ma, per meglio comprendere cosa sta accadendo, torniamo a qualche giorno fa quando Domenico Ziccarelli, assessore al ramo, ha annunciato “importanti novità” nella gestione del settore, a partire dall’abolizione dei mastelli che, a suo dire, già dalla fine di luglio, diventeranno soltanto un lontano ricordo. A soppiantarli sarà l’arrivo dei bidoni carrellati, con cui si cercherà di cancellare quelle orribili micro-discariche sparse un po’ ovunque davanti ai condomini.

Si dirà, qual è il problema? Perché i Riformisti non gioiscono e attaccano? La ragione è semplice e la spiegano così: “Che cosa sono questi carrellati? I carrellati sono i cassonetti eliminati anni fa dalla coppia Manna-Pellegrino, ceo della Calabra Maceri, allorché si tentò di modificare il sistema di raccolta vigente a Rende durante le amministrazioni riformiste che, come i cittadini ricorderanno, funzionava alla perfezione, con costi minori e con una città che si presentava pulitissima”. Insomma, par di capire, se da una parte la Giunta Manna si appresta a dire ai cittadini che presto la città sarà più pulita grazie a una innovativa politica del “rifiuto”, dall’altra parte i Riformisti rivendicano la paternità di scelte compiute in passato, poi snobbate e messe in discussione dai propri successori politici. “Alle spalle dei rendesi che – denunciano – ne hanno subito i contraccolpi economici. Ma l’attacco della Federazione Riformista non si limita alla diatriba mastelli/carrellati. La querelle, infatti, s’estende pure alle isole ecologiche, le famigerate Pez. Se l’assessore Zicarelli fa sapere che il Comune sta lavorando all‘installazione di telecamere, che dovrebbero svolgere un ruolo di “deterrenza” nei confronti dei furbetti e degli inquinatori di turno, la questione per i Riformisti è invece molto più complessa e delicata da risolvere. Come dimostra il seguente passaggio della nota che il gruppo consiliare di minoranza s’è affrettato a inviare agli organi d’informazione: “A quanto è dato capire – si legge nel comunicato – le cosiddette isole ecologiche non saranno spostate e continueranno a deturpare i punti più frequentati e belli della città, ove attualmente sono ubicati”.

La stoccata finale chiama in causa lo stesso sindaco di Rende, Marcello Manna al quale, nella sua veste di presidente dell’ATO, viene addebitata “l‘incapacità di non aver realizzato il famoso “eco-distretto“, in mancanza del quale si è reso necessario conferire all’estero i rifiuti”. Se le rinnovate politiche ambientali renderanno la città di Rende più pulita, i cittadini lo scopriranno nelle prossime settimane. Così come potrebbero trovarsi divisi in due fazioni: quella pro mastelli e l’altra pro carrellati. La battaglia del “rifiuto” è soltanto all’inizio.

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