Palermo, insegnante aggredita e picchiata insieme ai figli mentre fa benzina - la Repubblica

2022-07-30 03:03:54 By : Mr. Tony Lin

Aggredita e picchiata dal branco in pieno giorno nella piazzola di un distributore di carburante in via Pitrè. E’ stato un sabato da incubo per una famiglia palermitana, mamma e due figli adolescenti, finiti in ospedale dopo il feroce pestaggio da parte di una decina di giovani dai 20 ai 30 anni. Un branco di cui fanno parte almeno quattro donne. “Proprio loro sono state le più violente, mi hanno preso per i capelli, gettato a terra e mentre una mi teneva ferma, le altre tre mi riempivano di calci e pugni” racconta la madre dei due ragazzi ancora molto scossa dopo tre giorni.

“Mentre ero a terra e urlavo disperata i maschi del gruppo si sono accaniti sui miei ragazzi, colpendoli al volto e alle gambe. Io gridavo, chiedevo aiuto ma nessuno ha mosso un dito per salvarci, il benzinaio e gli altri automobilisti in coda non hanno nemmeno chiamato i soccorsi”. I carabinieri sono intervenuti alla telefonata del marito, avvisato da uno dei figli.

La donna e i due ragazzi, dopo essere stati medicati al pronto soccorso del Civico (pochi i giorni di prognosi per tutti e tre), hanno denunciato l’aggressione e il furto di una giacca ai carabinieri della stazione di Altarello, raccontando cosa è accaduto nella piazzola del distributore Q8 di via Pitrè, nella zona di Boccadifalco. La donna, insegnante alle scuole medie, e i due figli adolescenti si sono fermati intorno a mezzogiorno di sabato per fare il pieno di benzina.

Hanno atteso il loro turno e stavano per ripartire quando un’utilitaria con almeno sei persone a bordo e tre scooter sono entrati a tutta velocità nell'impianto, saltando la coda e si sono fermati davanti all’auto dell’insegnante. “Pretendevano dal benzinaio di essere riforniti subito, senza dover attendere – ricorda la donna – E’ bastato che dicessi loro di mettersi in coda per scatenare la violenza”.

I carabinieri di Altarello stanno cercando di individuare il branco grazie alla descrizione fornita dalle vittime e alle telecamere di via Pitrè. L’impianto di videosorveglianza del distributore è infatti fuori uso e la telecamera che inquadra il luogo del pestaggio spenta. Da quanto si apprende si tratterebbe di un gruppo di giovani di Boccadifalco, conosciuti dal gestore dell’impianto di rifornimento.