Caro carburanti: ecco dove conviene fare il pieno in provincia di Lecco. I prezzi di tutte le aree di servizio - Prima Merate

2022-08-13 06:23:56 By : Ms. Sarah Zhang

I prezzi che vi proponiamo sono gli ultimi disponibili. Sono ordinati secondo la data dell'ultimo aggiornamento a partire da oggi, giovedì 17

Caro carburanti: ecco dove conviene fare il pieno in provincia di Lecco. Sì perchè un pieno di benzina da 50 litri, erogato in modalità self, mediamente costa 16 euro e 52 cent in più rispetto a un anno fa. Per il gasolio - sempre secondo le rilevazioni del Mite sull’arco dei dodici mesi trascorsi dall’8 febbraio 2021 all’8 febbraio 2022 - il rincaro è stato di un euro e 50 centesimi. Secondo i calcoli dell’Unione nazionale consumatori dall’inizio del 2022, in meno di un mese e mezzo benzina e gasolio sono rincarati di circa 10 centesimi al litro, quasi 5 euro in più a rifornimento. E l’impennata - al momento del 22,2% (benzina verde) e del 24,2% (gasolio) - non accenna per ora ad arrestarsi.

«Osservaprezzi carburanti» è il sito del Ministero dello Sviluppo Economico che permette di consultare in tempo reale i prezzi di vendita dei carburanti praticati negli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale, così come comunicati dai gestori degli stessi punti di vendita settimanalmente o nei casi di aumenti infrasettimanali. I prezzi nella galleria che vi proponiamo sono gli ultimi disponibili Sono ordinati secondo la data dell'ultimo aggiornamento a partire da oggi, giovedì 17.

«Mia nonna diceva “fammi indovino e ti farò ricco”» sottolinea Carlo Rusconi, presidente del Gruppo gestori impianti stradali per la distribuzione dei carburanti  che fa capo a Figisc Confcommercio Lecco , al quale abbiamo chiesto punti di riferimento per una situazione che, da automobilisti, vediamo aggravarsi ad ogni rifornimento.

«Nel Lecchese per l’erogazione in modalità self siamo arrivati a un prezzo medio di 1,84 euro per il gasolio e di 1,85 per la benzina - rileva Rusconi - In un anno siamo rimbalzati dai minimi storici determinati dal lockdown (mediamente in Italia 1,489 euro a litro per la benzina e 1,361 euro per il gasolio, ndr) a un picco che non vedevamo da una decina di anni. Il prezzo al barile del resto è più che raddoppiato, da 40 a 90 dollari». Da che cosa dipende? «Abbiamo registrato rincari su materie prime, dal ferro al grano, che sembrano più frutto di speculazione che di una reale ripresa dell’economia e dei consumi. Il carburante venduto alle pompe italiane è per il 90% prodotto di raffinazione in Italia. Ricordiamoci che a comporre il nostro prezzo finale al litro concorrono soprattutto le accise (per quasi un euro) e l’Iva».

«Non sono d’accordo: ricordiamoci che in Italia il trasporto su gomma gode di importanti sgravi e agevolazioni. Lo scotto di benzina e gasolio più cari lo pagano anzitutto i singoli cittadini privati».

Vero è che questi ultimi, dall’inizio della pandemia, hanno pressoché dimezzato l’utilizzo di mezzi propri. «Non perché il carburante sia diventato più caro, ma perché con lo smartworking è cambiato lo stile di vita. Gli spostamenti quotidiani si sono azzerati con il lockdown e non sono più tornati ai livelli pre Covid. Avevamo registrato una ripresa lo scorso settembre, con un ritorno ai livelli del 2019 a dicembre, ma con gennaio/febbraio c’è stato un crollo completo. Lo riscontro alla  mia pompa : clienti che prima vedevo fare il pieno una volta a settimana, adesso passano sì è no una volta al mese».