Lettera a Maria la madre di Putin: intervieni tu - Fatto a Latina

2022-07-16 01:39:44 By : Mr. Vic lin

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Vorrei scrivere a te, come posso scrivere a mia madre, tu come lei non ci siete più. Ma tu, come lei, siete la nostra anima, anima di figli per sempre. Mia madre viene la notte, di tanto in tanto, e mi fa sentire piccolo per il danno che ho fatto, mi bacia perdonandomi ma non nasconde il mio errore. Mi guida, mi preme, è dura per il mio bene e non conviene certo come sono diventato. Come ogni madre di questo mondo quando il figlio va uomo al mondo e non è più “mammoccio” (cosa legata alla madre) dell’inizio del suo percorso nel mondo.

Così chiedo a te Maria Ivanovna, madre di Vladimir (si Puntin il capo di tutte le Russie) che hai nel tuo nome il nome di Maria “di tutti i tribolati ultima speme”, di intercedere tu che puoi oggi che è festa della donna, festa della madre, ti prego questa notte vai dal “frutto del tuo seno” e fagli sentire il dolore delle 12.000 mamme russe che hanno perso i loro ragazzi, per sempre. Non citare gli altri che pure non sono morti da meno, ma questi questi 12 mila sono, erano, il domani di questa Russia che ora pare cattiva ma ha gli occhi tuoi di madre e una madre non è mai cattiva.

Ti prego fagli sentire il pianto di queste madri di Russia, così eguale al tuo quando hai temuto per lui bimbo, per lui che si faceva uomo, per lui uomo. E digli che temi per lui che appare come un altro uomo, così distante dal bimbo che tu hai voluto per amore e d’amore amato

Ti prego fagli sentire di come la Russia è madre e non matrigna come tu sei sue madre e non una strega del bosco, non un dolore ma una speranza.

Tu puoi come ogni madre sotto questo cielo che per il freddo è così pulito ti prego chiedigli un dono, un dono non a me, a Dio, all’Idea ma a te, ma a sua madre. Chiedigli di non uccidere.

Maria Ivanovna, un popolo che ha creato un nome così materno non può uccidere, non deve uccidere. Maria Ivanovna sei ogni madre di Russia, di Ucraina di ogni parte del mondo dove si partorisce tutte con il medesimo dolore e dove ogni bimbo che viene al mondo è un bambino e nessuna madre lo immagina assassino.

Noi miseri accogliete Nel vostro santo velo Il vostro figlio in Cielo a noi mostrate.

Gradite ed ascoltate O vergine Maria Dolce clemente e pia Gli affetti nostri.

Diu vi Salvi Regina è un canto religioso dedicato alla Vergine Maria derivato dal Salve Regina, che fu scritto in latino nel 1097 da Ademaro di Monteil . Venne composto in italiano nel 1676 da Francesco di Geronimo. E’ l’inno della Corsica

Nella foto: Maria Ivanovna Shelomova la mamma di Putin con lui in braccio 

Direttore di Fatto a Latina. Giornalista professionista, laureato in scienze politiche, è stato direttore de Il Territorio, Tele Etere, Economia Pontina, Latina Quotidiano, caposervizio presso Latina Oggi e autore di numerose pubblicazioni.